a cura del Dott. Alferio Crestani
Una serata all’insegna della Banche, tema di grande attualità, caldo e scottante dal momento che ha mandato in fumo risparmi, molto spesso sudati e conseguiti con grandi sacrifici. Questo però non è il caso di Banca Etica, come ci ha illustrato molto bene Maurizio Franchetti, il relatore presentato dalla nostra socia Inge Bisinella.
Banca Etica:Una banca diversa.
- Diversa per impiego dei risparmi assegnati ad imprese aventi finalità sociali, difesa dell’ambiente, sviluppo delle economie più povere e non coinvolte in operazioni belliche: in particolare netto rifiuto di finanziamenti ai costruttori di armi
- Diversa per trasparenza: nel suo sito, unica banca in Italia, viene riportato l’elenco, naturalmente con il loro consenso, delle imprese, delle società e degli enti di diritto pubblico finanziati.
- Diversa nella remunerazione del risparmio: tassi più bassi della media per conseguire maggior utile da destinare a scopi benefici, sociali e umanitari.
- Diversa nei compensi ai manager e ai direttori il cui valore massimo non supera mai cinque volte quello di un normale impiegato
- Diversa nelle sofferenze: la percentuale è del 1,40 % a fronte di una media delle banche italiane del 4,50 %.
E’ presente di norma con sportelli in capoluoghi di provincia con funzionari che operano su tutto il territorio. Localmente, come anche a Bassano, sono attivi i GIT -Gruppi di Iniziativa Territoriale- con il compito di far conoscere e propagandare i principi della Banca Etica in una visione di promozione culturale.
Abbiamo capito che aderire a tale Istituto richiede non solo il desiderio del conseguimento del maggior vantaggio economico ma anche una sensibilità verso quei valori etico sociali che dovrebbero guidare anche il mondo dell’economia.